Come competere con i big player dell’e-commerce attraverso l’intelligenza artificiale
Grandi e piccole imprese necessitano di implementare i loro e-commerce attraverso sistemi intelligenti, capaci di semplificare ricerca interna e analisi dei dati. E’ proprio l’esperienza d’acquisto a creare non pochi problemi all’interno di una strategia di business. Immaginate un sistema per fornire a qualunque azienda, a costi sostenibili, un motore di ricerca per ottimizzare e migliorare la struttura dello shop online. L’ha pensata Tooso, una startup italiana che sfrutta l’intelligenza artificiale.
COME FUNZIONA TOOSO E LO SHOPPING 2.0
Il software, semplice da installare, sfrutta le basi sintattico-semantiche del linguaggio per “capire” la domanda posta dall’utente, analizzare e interpretare la query, per fornire un risultato il più preciso possibile. Rispetto ad altri software, Tooso è in grado di capire il significato di ricerche anche complesse, andando oltre il tradizionale approccio a keyword.
Tooso, che in giapponese significa tracciare una linea per unire due punti, è pensato per essere venduto e installato sulle pagine dedicate all’e-commerce di negozi e retailers. Il sistema pone le sue fondamenta sull’importanza della ricerca; inoltre si migliora costantemente poiché in grado di “imparare”. Attraverso la tecnologia machine learning, Tooso osserva i comportamenti di navigazione dell’utente per accontentare la richiesta e prevedere ciò che potrebbe interessargli in futuro. L’esperienza di ricerca per l’acquirente diventa così molto più confortevole: il motore di ricerca non solo corregge gli errori di digitazione e suggerisce i termini più appropriati per fare una ricerca più accurata, ma fornisce anche risultati personalizzati. Il software dispone nel suo backend di una funzione di analytics utile ai commercianti che vogliono visualizzare e analizzare il comportamento degli utenti sul loro sito.
I fondatori di Tooso sono tre (tutti e tre laureati in filosofia in origine): Jacopo Tagliabue, specializzato nell’informatica e nella data science; Ciro Greco specializzato in neuroscienze e linguistica; Mattia Pavoni, con esperienza nell’e-commerce.
IL FUTURO DI TOOSO
Nel 2017 hanno ricevuto un finanziamento di 110 mila dollari e sono stati selezionati da Alchemist Accelerator, uno dei migliori incubatori di startup statunitensi per raggiungere San Francisco sulla costa occidentale. In questi tre anni hanno conquistato clienti come Liu Jo, Leroy Merlin e Thun. Hanno inoltre ricevuto la proposta di acquisto dell’azienda e del team da parte della canadese Coveo, accettata con piacere. L’acquisizione ha portato altri clienti importanti come SalesForce e Dell.
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