Realtà virtuale ed e-commerce si uniscono in quello che viene chiamato v-commerce, la nuova frontiera del commercio o anche solo un nuovo modo per vendere su internet nel migliore dei modi, integrando sempre nuove tecnologie.
Cos’è il V-commerce di preciso?
Stando ai dati istat nel settore del commercio le vendite al dettaglio sono in continuo calo. Al contrario gli acquisti online aumentano ogni anno di più. Che sia per la comodità, per la sempre maggiore digitalizzazione o le abitudini delle persone in continuo mutamento l’ecommerce è diventato parte della nostra realtà e della nostra vita. Ma questo è solo l’inizio.
Ora, con la crescita, seppur lenta, dell’utilizzo della realtà virtuale, sta nascendo il cosiddetto v-commerce. Sono boutique virtuali dove le persone possono unire le comodità del commercio online con quello offline in modo da rendere il tutto più divertente e interattivo.
Da mobile commerce e v-commerce c’è già qualche esempio
Si tratta di una novità e per ora ancora in fase di sperimentazione. Molte persone non hanno visori o accessori necessari per la realtà virtuale, ma questa tecnologia sta diventando sempre più alla portata di tutti. Questo, aggiunto alla velocità del cambiamento tecnologico in cui siamo, rende una realtà come il v-commerce sempre più vicina. Difficilmente andrà a eliminare l’ecommerce, così come questo non ha portato alla fine dei negozi fisici. Più probabilmente si integrerà nella nostra realtà di tutti i giorni.
Alcuni “esperimenti” in questo campo esistono già. Per esempio l’applicazione di Ikea permette di visualizzare e arredare virtualmente le proprie stanze attraverso l’utilizzo del proprio smartphone. In questo modo non si corre il rischio di comprare qualcosa che poi non si adatterebbe alla casa.
Sempre per quel che riguarda la sperimentazione nel campo della realtà virtuale e aumentata anche Amazon non si è fatto attendere. L’azienda ha brevettato uno specchio che permette di vedere addosso e provare, virtualmente, dei vestiti. Dà consigli, fa accedere direttamente ad Amazon per comprare cose nuove e prima di acquistare lascia la possibilità di testare il tutto.
Un negozio virtuale di v-commerce sarebbe un po’ diverso da questi esempi. L’utente avrebbe la possibilità di interagire con un commesso virtuale e muoversi come fosse in un negozio fisico. Così da poter interagire con l’ambiente e in una realtà tridimensionale, rimanendo più legato alla classica concezione di negozio fisico, ma con la comodità di avere il tutto a casa propria.
Anche in Italia si fa v-commerce
La Else Corp è una start-up B2B italiana tra le prime ad aver sperimentato il virtual retail e quindi il v-commerce. Alcune start-up e altri negozi sfruttano questo nuovo mondo per dar vita a realtà che vadano direttamente al consumatore. In questo modo si bypassa tutta la parte dedicata alla creazione di un negozio e simili diventando qualcosa che va direttamente al consumatore. Questo, oltre ad abbattere i costi, aiuta anche i consumatori a essere più vicini all’azienda e consapevoli di cosa stanno comprando e facendo.
Che si tratti di nuove start-up o grandi aziende molte realtà si stanno muovendo verso quello che sembra il nuovo passo del commercio online, in modo da unire il classico con il moderno.