Milano Fashion Week 2019: nuovi stili, grandi brand e mostre d’eccezione
Anche da EcommerceDay vogliamo aggiornarvi sull’evento che stavamo tutti aspettando, dove lusso, moda e nuove tendenze respirano a Milano tra passerelle, mostre ed eventi: la Milano Fashion Week.
Esclusiva ma aperta a tutti: la sfida di Milano Fashion Week 2019
Partecipare: è la parola d’ordine per l’edizione autunno 2019 di Milano Fashion Week, che si apre a tutti grazie al maxischermo dove seguire le sfilate, installato in corso Vittorio Emanuele, angolo San Babila, ma anche grazie ai molti appuntamenti aperti “free” previsti a partire dal 12 settembre.
La settimana è quella dal 17 al 23 settembre, ma gli eventi di contorno sono stati inaugurati dalla Vogue Fashion Night out 2019, il 12 settembre.
Tantissimi e originali gli appuntamenti di questo primo giorno di festa: una caccia al tesoro a squadre guidata da talenti d’eccezione, la presentazione della nuova fragranza di Chanel, il cocktail party aperto a tutti di La Martina, che ha presentato la nuova capsule collection “La Martina x Veepee”, la live performance serale della Terrazza Duomo 21, con Charlotte Lawrence, Fadi, Levante e Mahmood.
Milano Fashion week: i numeri e gli appuntamenti da non perdere
58 sfilate, 110 presentazioni, 4 presentazioni su appuntamento, 51 eventi in calendario e un totale di 170 collezioni primavera-estate 2020.
Qualche data da non perdere, almeno sul maxischermo di San Babila:
il 18 settembre Prada, alle ore 16, e Alberta Ferretti, alle ore 17
il 19 settembre, Fendi, alle 12,30.
Alle 20,30 l’imperdibile performance di Moschino, molto attesa dopo la sfilata evento di febbraio 2019 dedicata ai ruggenti anni Ottanta e ai soldi: Mahmood aveva appena vinto il Festival di Sanremo con la canzone Soldi, quando si dice saper interpretare le tendenze contemporanee.
Il 20 settembre alle 10,30 Bluemarine, alle 14,00 Etro, alle 20,30 Versace
Il 21 settembre alle ore 9,30 Ferragamo, alle ore 15,00 Philosophy di Lorenzo Serafini, alle 16 Armani e alle 19 Missoni.
Domenica 22 settembre alle 16 Gucci.
L’ultimo giorno, il 23 settembre, sarà completamente dedicato agli artisti emergenti. Perché il tema di quest’edizione è l’inclusività.
Milano Fashion Week: Luxury, Inclusività, Sostenibilità, le parole d’ordine
dell’edizione autunno 2019
Dal Fashion Hub di Spazio Cavallerizze di via Olona, in zona Sant’Ambrogio, dove scoprirsi buyer di sei brand emergenti, all’installazione inclusiva progettata da LABO-ART per il 21 settembre, che chiamerà i cittadini a partecipare ad una visual art performance molto emozionante (iniziativa patrocinata dal Comune di Milano), Milano Fashion Week ci comunica che l’heritage della moda italiana appartiene a tutti.
Al tema della moda sostenibile sarà dedicata, dal 19 al 20 settembre, negli spazi di Corso Como 10, la prima edizione di A New Awareness, un progetto Fashion Revolution Italia.
Il tema del mercato circolare del lusso sarà ben rappresentato dalle iniziative del Pop up store Vestiaire Collective, aperto in occasione del Green Carpet Fashion Awards di domenica 23.
L’iniziativa, ideata da Livia Firth, cofondatrice e direttore creativo di Eco-Age, promotrice di numerose campagne sulla sostenibilità della moda e del comparto Luxury, vanta fra gli ambasciatori Annie Lennox, Gisele Bundken e Kasia Smutniak.
Nel tempio della moda italiana, le sfilate milanesi, Vestiaire Collective pone l’attenzione sul riuso dei capi di lusso, da acquistare o affittare. Proporrà infatti anche di noleggiare abiti di gran marca solo per presenziare agli eventi in programma per poi restituirli, perché siano ancora affittati o venduti.
In questo modo, le creazioni dei grandi brand, lussuose e durevoli, vivono molte vite. A tutto vantaggio della sostenibilità.
Quello dell’acquisto e del noleggio dell’usato di lusso non è solo un promettente invito alla moda sostenibile ma anche un giro d’affari non indifferente: negli Stati Uniti, abbigliamento, calzature e accessori vintage rappresentano il 49% del giro d’affari dei siti di vendita on-line, uno dei settori di mercato a registrare l’indice di crescita più alto.
Riutilizzo e refurbishing: a chi piacciono?
Quella del riutilizzo dell’usato di grandi marche è un business trasversale alle generazioni.
Qualche numero, dall’analisi effettuata dalla piattaforma di prodotti top di gamma RealReal:
- Millenials (nati tra l’84 e il 2000), 30%
- Baby Boomer (nati dal 1945 al 1964), 25%
- Generazione X (nati tra il 1965 e il 1984), 25%
- Nati prima del 1945, 20%
Per saperne di più: EcommerceDay 2019
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