Glossario rapido per orientarsi nel mondo dell’ecommerce e della digital transformation
Ecco le parole chiave fondamentali per orientarsi nel mercato del futuro e comprendere appieno i cambiamenti.
“Che significa?”.
Quante volte avete sentito questa domanda, o ve la siete posta senza poi dirla ad alta voce?
Quando si parla di innovazione digitale, capita spesso di imbattersi in termini nuovi o mututati dall’inglese, di cui spesso non conosciamo il vero significato.
Alla IX edizione di parleremo moltissimo di ultime tecnologie e trasformazione digitale, racconteremo il mercato del futuro e il suo nuovo vocabolario.
Ecco allora un piccolo e utile glossario. Qui troverete dove tutti quei neologismi o termini particolari che sentite ripetere sempre più spesso.
EcommerceDay vi dà il benvenuto nella lingua del futuro!
Ecommerce: cos’è?
Ecommerce è la parola d’ordine per l’innovazione digitale dell’azienda.
Da non confondere con l’eshop, ovvero il negozio digitale su cui vengono venduti i prodotti, l’ecommerce è l’intero processo di commercio e transazione svolto in digitale. Permette di vendere prodotti su scala mondiale, ogni giorno della settimana H24, con spese di gestione minime rispetto a un tradizionale negozio fisico. Il commercio digitale permette di avere una gestione delle scorte automatizzata, di gestire i dati sui consumatori in modo dettagliato per creare strategie di marketing personalizzate su target precisi.
Cosa significa New Retail?
Il termine retail significa vendita al dettaglio. È l’ultimo step della catena di distribuzione, messo in pratica dai retailers. I venditori acquistano la merce dal produttore o da un grossista, e la portano ai consumatori attraverso negozi fisici o online. L’innovazione digitale ha portato grossi cambiamenti in questo campo, che oggi preferiamo denominare “new” retail per distinguerlo dalla vendita vecchio stile. Cosa è cambiato? In breve, tutto:
- l’analisi dei consumatori non è più fatta sul grande pubblico, ma è quasi personalizzata sul cliente;
- gli articoli vengono consegnati in modo rapidissimo, grazie a reti di trasporto capillari, e, in futuro molto vicino, con l’ausilio dei droni;
- i negozi tradizionali stanno diventando smart, e somigliano sempre di più a quelli online;
- i feedback dei clienti sui social sono diventati vettori cruciali per il rapporto diretto coi venditori.
- In futuro si prospettano cambiamenti ancora più radicali, che vedranno vendita online e offline sempre più sinergizzate.
Cos’è l’Industria 4.0?
Con Industra 4.0 si intende la tendenza ad automatizzare i processi industriali, integrandoli con tecnologie avanzate. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la produttività e la qualità degli impianti diminuendo costi e imprevisti. Per questo motivo, l’Industria 4.0 fa largo uso del digitale e della manifattura addittiva, cioè della produzione di oggetti attraverso macchine come stampanti 3D e robot.
Che vuol dire Open innovation?
L’open innovation, o innovazione aperta, è una strategia adottata dalle imprese per creare valore aggiunto, scegliendo di ricorrere a soluzioni, idee, risorse e competenze esterne. Questo approccio di solito è realizzato grazie a consulenti o liberi professionisti, ma anche a collaborazioni con start-up, ricercatori e università.
Cosa sono i Big data?
Con “Big data” si intende la grande quantità di dati raccolti dalle attività quotidiane che le persone svolgono sul web. Navigare su un motore di ricerca, acquistare un prodotto, commentare un post sui social: queste azioni sono dati che possono essere archiviati e analizzati, e possono produrre un valore economico. Lo spazio digitale occupato dai Big data è sull’ordine di centinaia di zettabyte (un zettabyte equivale a un trilione di gigabyte).
E gli Open data?
Gli Open data sono dati di libero utilizzo, che possono essere condivisi e modificati da chiunque.
Cosa si intende davvero per Intelligenza Artificiale?
L’Intelligenza Artificiale è una branca dell’informatica che progetta sistemi per dotare le macchine di grandi capacità di calcolo e caratteristiche umanoidi, come capacità decisionali o di percezione spazio-temporale. Si tratta dunque di macchine che vengono dotate di abilità per risolvere problemi o svolgere compiti autonomamente.
Cos’è il Machine Learning?
Il machine learning, o apprendimento automatico, è un ramo dell’informatica molto vicino all’intelligenza artificiale. Comprende tutti quei meccanismi che permettono a una macchina intelligente di migliorare e imparare nel tempo. Grazie a questo processo, la macchina impara a svolgere determinati compiti e migliora le proprie capacità grazie all’esperienza.
Una definizione di Realtà Aumentata
Con realtà aumentata, o augmented reality (AR), si intendono quelle tecnologie che permettono di aumentare, arricchire o manipolare le percezioni sensoriali. La realtà viene alterata grazie a un dispositivo, di solito per aggiungere informazioni o elementi artificiali a ciò che percepiamo con i cinque sensi. Un banale esempio di realtà aumentata è il caso di Pokemon Go: la app consente di inquadrare un luogo reale con la fotocamera, e vi sovrappone un mostriciattolo con cui interagire per proseguire nel gioco. Grazie alla diffusione di questa tecnologia, le aziende possono comunicare informazioni aggiuntive sui prodotti, come la tridimensionalità.
Cos’è e a cosa serve un Chatbot?
Un chatbot è un assistente virtuale, ovvero un software che dialoga in tempo reale. Si tratta di un robot virtuale a cui è possibile fare domande e aspettarsi risposte coerenti. Il chatbot è diffuso soprattutto nella domotica, dove viene installato all’interno di uno speaker (è il caso di Google Home, o di Alexa). È molto utilizzato anche negli e-commerce, soprattutto in Asia: un assistente digitale che accompagna il cliente nell’e-shop e lo aiuta nella scelta e nell’acquisto del prodotto.
Cosa sono le Criptovalute?
Una criptovaluta (o criptomoneta) è una valuta digitale basata sulla crittografia. La moneta digitale è decentralizzata, ovvero non fa affidamento su banche o governi. Può essere utilizzata per acquistare beni online, o per fare trading. In una transazione di criptovaluta, di solito, è mantenuto l’anonimato.
Che significa Omnichannel e perché è importante
Il marketing omnichannel è una strategia che permette a un brand di rendersi onnipresente su tutti i canali di comunicazione usati dai clienti, sia online che offline. Richiede una grande capacità organizzativa, sia nella comunicazione esterna, che come coordinamento interno dell’azienda. Ha come scopo finale quello di creare un’esperienza a 360° per il cliente, sfruttando tutte le piattaforme pubblicitarie e i punti vendita a disposizione.
Cosa si intende per Multicountry?
Una strategia di marketing multicountry non considera i consumatori differenti a seconda del paese di provenienza. La strategia è solitamente utilizzata per prodotti standardizzati a livello internazionale, che possono essere trovati in tutto il mondo e identificati facilmente. Il marketing multicountry o globale ha diversi vantaggi, poiché sfrutta tutta la potenzialità di un’organizzazione centralizzata.
Che vuol dire Storytelling?
Lo storytelling è l’arte di raccontare storie. Il corporate storytelling è una strategia di comunicazione in cui l’azienda crea un universo narrativo che comunica l’identità, la storia e i valori del brand. Può essere rivolto all’esterno, per interagire con i partner o i consumatori, o all’interno, per favorire la coesione delle risorse umane. Viene utilizzato non soltanto nel marketing, ma anche nella politica, nella pubblicità e nella formazione.
Cos’è il One-to-one?
Strategia di produzione e di marketing che sceglie di rapportarsi in modo personale con ogni singolo cliente, garantendo un altissimo livello di personalizzazione. Mentre questo in passato era possibile solo nell’artigianato e nel commercio di nicchia, oggi il grande numero di dati e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale consentono di profilare i gusti di utenti sconosciuti in modo abbastanza preciso.
Chi sono gli Early adopters?
Gli early adopters sono i pionieri che scelgono di investire in un nuovo prodotto. Non sono tanto interessati al risvolto teorico di un’innovazione, ma alla sua applicazione pratica. Come primi acquirenti, pagano un prezzo di favore e hanno in seguito ricavi maggiori rispetto agli investitori più cauti, che rischiano di arrivare in ritardo.
Chi sono i Millennials?
I Millennials o Generazione Y sono le persone nate tra gli anni ’80 e ’90. I Millennials sono definiti anche “Nativi digitali” poiché sono nati in una società dove era già largamente diffusa la tecnologia digitale. Al mondo ci sono circa 13 milioni di Millennials, caratterizzati soprattutto da mentalità aperta, flessibilità, orientamento al multitasking e al problem solving.
Chi fa parte della Generazione Z?
La Generazione Z, o IGen, è quella delle persone nate tra il 1995 e il 2010. I membri della Generazione Z sono cresciuti durante il boom dello smartphone e dei social network. Mentre i Millennials si sono adattati ai dispositivi avanzati, gli IGen vi sono abituati sin dalla più tenera età. Prediligono le piattaforme social che utilizzano mezzi visual: Instagram, Youtube e più recentemente TikTok. Frequentano poco i social più vecchi, come Facebook o Twitter.
Cosa significa UX?
UX è la sigla di User eXperience, cioè l’esperienza vissuta dall’utente. Comprende la percezione di un prodotto o un servizio, e ne influenza il giudizio di qualità sulla base di accessibilità, comfort ed ergonomia.
Cos’è il Marketing automation?
È il processo grazie al quale si automatizzano le campagne di marketing, attraverso strumenti, tecniche, dispositivi che svolgono il lancio senza il coinvolgimento umano. Ne fanno parte le mail di risposta automatica per l’assistenza al cliente, o quelle che propongono offerte speciali in ricorrenze particolari (il compleanno). In generale, la strategia sfrutta i dati di navigazione dei clienti e costruisce una comunicazione profilata.
Dopo questa full immersion nel vocabolario dell’innovazione, sei pronto a partecipare a EcommerceDay?
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