Molti lo ignorano, ma a pochi anni dalla sua nascita a Roma il gruppo De Agostini si trasferisce a Novara. Ed è proprio in Piemonte che muove i primi passi per il suo incredibile successo. Scopriamone insieme la storia.
1901-1907: la nascita di De Agostini
Il 1901 è una data importante. Non solo perché segna il passaggio da un secolo all’altro, ma anche perché è la data di nascita di una delle più longeve e importanti industrie dell’editoria italiana. La De Agostini.
Alle sue origini, era un Istituto Geografico con sede a Roma, fondato dal geografo Giovanni De Agostini. Il prodotto principale, infatti, era il “Calendario Atlante De Agostini”, che presto si diffonde a macchia d’olio e va a ruba. Addirittura gli si attribuisce un soprannome, “l’Atlantino”, proprio perché l’idea di fondo era quella di attuare attraverso un calendario tascabile una sintesi geografica del mondo. Inutile dire che fu un’idea che ebbe subito un enorme successo.
1908-1922: gli anni del trasferimento in Piemonte e l’inizio del successo
Nel 1908 a pochi anni dalla fondazione e visto il suo successo, l’azienda si trasferisce a Novara, in Piemonte. Sia perché più vicina alla Germania, da cui De Agostini prendeva le strumentazioni per la cartografia e sia perché questa era la zona che si stava sviluppando dal punto di vista industriale.
Ma sarà solo nel 1919, con l’acquisizione dell’azienda da parte di Marco Boroli e Cesare Rossi che la De Agostini inizierà la scalata verso il successo. Nel 1922, infatti, esce il Grande Atlante Geografico, una vera e propria rivoluzione, il primo grande atlante italiano.
1927-1996: dall’Italia al Mondo, il grande viaggio di De Agostini
Nel corso degli anni l’azienda è sempre pronta ad assecondare le tecnologie e l’onda del progresso. Per esempio, nel 1927, si fionda sulla stampa a foglio rotocalcografica. Nel 1962 per la diffusione delle enciclopedie adottano le vendite rateali, una novità assoluta per l’epoca. Fino ad arrivare al 1985 con la creazione di materiale multimediale e la conseguente espansione dell’azienda che raggiungerà entro il 1996 i confini esteri.
1997-in corso: De Agostini alla conquista del mondo digitale
Nel 1997 De Agostini partecipa alla privatizzazione di SEAT. Successivamente, insieme a Pagine Gialle inizierà una collaborazione strategica che ha dato vita a iniziative assolutamente innovative per l’epoca come il portale Virgilio.
Nel 2002 De Agostini prende la maggioranza di Lottomatica, acquisisce la casa editrice torinese UTET e prende possesso anche di Mikado Film, società di produzione e distribuzione cinematografica italiana. Ancora, nel 2003 acquisisce Toro Assicurazioni e nel 2006 GTech Holdings, società quotata a New York Stock Exchange e fornitrice di tecnologie per giochi e servizi. Ma la sua espansione non finisce qua. La forza di De Agostini è inarrestabile. Nel 2007 prende il controllo di Magnolia S.p.A. che si occupava di intrattenimento e di contenuti digitali. E continua ancora oggi a percorrere questa strada della digitalizzazione e acquisizione di servizi per offrire, a sua nuova, servizi sempre migliori e perfezionare i suoi prodotti in chiave digitale.
Un’azienda sempre attenta alla tecnologia e al mondo digitale
La grandezza di un’azienda come De Agostini sta nell’essere riuscita, sin dall’inizio, a farsi promotrice di innovazione. Sempre attenta a quello che offriva il mercato, sempre alla ricerca di nuove tecnologie per mettere la cultura e la tecnologia a servizio di tutti gli italiani e per educare e far crescere l’intera nazione. Lo spirito imprenditoriale e la passione per la tecnologia le è servito per diventare la realtà unica e immensa che è oggi.
Ma quanto ha influito il rapporto col territorio piemontese nella realizzazione del sogno aziendale firmato De Agostini? Quanto influisce la posizione geografica e la situazione storica nella crescita di un’azienda? A tutte queste domande e a molte altre cercheremo di rispondere durante EcommerceDay, l’evento su ecommerce e Digital Transformation che si terrà il 19 ottobre a Torino. Se ancora non l’hai fatto, acquista subito il tuo biglietto.