Trasformazione digitale e mondo del fashion? Il rapporto è molto più stretto di quanto possa sembrare. I big player del settore sono competitivi e dettano legge.
Fashion e ADV: le aziende italiane sono all’avanguardia
Gucci è ancora oggi il brand leader per digital awareness secondo quanto attesta la Digital Competitive Map 2018. A seguire sono Valentino, Louis Vuitton, Fendi e Cartier. Marchi italiani del lusso in risalita, quindi, per quanto riguarda la digital competitiveness. E tali da riuscire a fare scuola e dettare legge, pur se in un mercato particolarmente movimentato. Digital Competitive Map 2018 è una ricerca realizzata da Contactlab, azienda leader nel campo del marketing digitale multicanale, in collaborazione con Exane BNP Paribas, parte del gruppo bancario francese specializzato in investimenti finanziari. Il risultato dello studio non lascia spazio a dubbi: il digitale in campo fashion è firmato brand italiani.
I punti forte del fashion digitale? Eperienza cliente ottimizzata
A essere in gioco è soprattutto il modo di riconsiderare l’esperienza cliente, spaziando sulla personalizzazione delle offerte e creando un percorso di acquisto intimo e interattivo. L’approccio al consumatore è omnicanale, e coinvolge tutti i livelli del business. L’analisi dei dati è naturalmente in primo piano, ed è un po’ il segreto che ha permesso alle aziende di cui sopra di fidelizzare i clienti e instaurare un legame di fiducia con ognuno dei fashion-addicts.
E vendita cross-channel
Prada, Zegna e Valentino sfruttano le potenzialità del Cross-Channel: verifica della disponibilità in negozio, il ritiro direttamente nello store del brand e il servizio “try in Store”, vale a dire la possibilità di prenotare un articolo e provarlo in negozio. Queste strategie si stanno rivelando vincenti e d’impatto, e sono ciò cui i consumatori anelano di più.
Nel campo della Customer Experience ognuno dei brand sopracitati ha saputo raggiungere eccellenti risultati. Siti web efficaci e dal layout scorrevole e intuitivo. I canali eCommerce sono facili da utilizzare e il marketing diretto funziona soprattutto per quanto riguarda l’email.
Tra le funzioni da migliorare invece risultano: pagamenti digitali, consulenza di stile e condivisione sui canali social e sulle piattaforme di messaggistica instantanea come WhatsApp o WeChat.
La maggior parte dei brand citati vendono online su piattaforme come Farfetch e Net-a-Porter.
All’Ecommerce Day del 19 ottobre analizzeremo a fondo il rapporto che caratterizza i marchi della moda con il mondo digitale. Quali saranno le prospettive di sviluppo di un simile connubio? In che modo il fashion Made in Italy affronterà i cambiamenti apportati dalla trasformazione digitale? Scopritelo insieme a noi al Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino.