Il futuro del design? Cercatelo nella User Experience. Il futuro del design passa attraverso il sapere di una nuova figura professionale: l’UX designer. Capace di far leva sui gusti e le esigenze dei clienti per creare strategie di design volte ad aumentarne la soddisfazione finale, l’UX designer è una delle figure più richieste dal mercato odierno.
Che cos’è l’UX experience
La User Experience, o esperienza utente, è un termine legato a tantissime discipline tra loro differenti, cui merita menzione il Web Design. Naturalmente non esiste una definizione univoca per il concetto. In generale l’User Experience è tutto ciò che una persona prova ed esperisce quando utilizza un particolare prodotto, un servizio o una piattaforma web.
Di che cosa si occupa l’UX designer
Memore del suo ruolo, un User Experience designer lavora per aumentare la soddisfazione e la fedeltà del cliente finale puntando al miglioramento dell’esperienza d’acquisto in generale, lavorando sulla facilità d’uso del sito web così come sull’usabilità dello stesso. L’idea alla base della strategia è di evitare che il cliente chiuda subito la pagina del sito, perché magari l’ha trovato troppo lento e impraticabile.
Una conoscenza ad ampio raggio
Un esperto di UX design deve possedere diverse competenze tutte tra loro distinte e ugualmente importanti: competenze di ergonomia, usabilità, creatività visiva, branding, architettura delle informazioni. Nelle università italiane si sta cominciando a dedicare corsi di studio appositi per la formazione di simili figure professionali. D’altra parte il mercato ormai lo richiede. Centri come la TAG Innovation School, scuola dell’innovazione nata da Talent Garden, mette a disposizione tre borse di studio volte a permettere l’iscrizione a UX Design Master, il quale è l’unico percorso formativo non convenzionale dedicato a tali figure.
Il futuro del design? Cercatelo nella User Experience
I creativi della User Experience sono alcune delle figure professionali più richieste e apprezzate e vezzeggiate al giorno d’oggi. Aziende, brands, big player del mercato del calibro di Apple, Coca Cola, Nike e altre centinaia di pezzi grossi fanno la fila per assoldare i migliori esperti di una simile disciplina. 150 mila sono le posizioni aperte nell’ultimo anno nella sola Italia. E non c’è bisogno di sottolineare pertanto che un simile numero è destinato a crescere e triplicarsi.