Si parla ancora di realtà virtuale e realtà aumentata? Stando alle statistiche, verrebbe da incupirsi. Eppure c’è chi sostiene che queste tecnologie siano essenziali per sviluppare il business dei futuri attori professionali. O quantomeno, per aiutarli ad apprendere più facilmente determinate nozioni. E quindi, la domanda che bisogna rivolgersi e tentare di dare una risposta definitiva è la seguente: è la realtà virtuale il business del futuro o un semplice trend destinato a scomparire di qui a breve?
Realtà virtuale: un mercato in crisi?
E dire che dopo aver totalizzato un miliardo di dollari di investimenti nel solo 2016, tanto la realtà virtuale quanto quella aumentata paiono aver spento gli ardori degli investitori. Il mercato dei visori, ad esempio, ha visto un calo delle vendite del 30% nei primi tre mesi di quest’anno. Nonostante l’entusiasmo tipico delle prime volte, allorché uscirono i primi caschetti in vr a nome Oculus, Sony, Samsung e Google.
Il potenziale della realtà virtuale è dato tutto dalla formazione
Attraverso la realtà virtuale il percorso di formazione relativo a qualsivoglia disciplina è molto più snello, agile e veloce. Tempi di apprendimento e costi possono diminuire di molto. Al punto che si parla che un utente online possa arrivare a impiegare fino a 3 volte in meno ad apprendere qualcosa, se sfrutta le tecnologie in realtà virtuale o aumentata.
Perché il trucco è coinvolgerlo a tal punto da fargli vivere in prima persona ciò che deve imparare. Stimolarlo a utilizzare tutti i sensi, immergendolo in un’ambientazione complessa e altamente interattiva.
Formazione digitale: realtà virtuale è ancora un tema hot
Secondo le parole di Vittorio ZIngales, Ceo di Altaformazione, si è perso il conto del numero di persone e attori professionali desiderosi di formarsi attraverso la realtà virtuale. Perché tale tecnologia è una delle poche parole chiave che ricorrono in continuazione nel vocabolario di mercato odierno. Le altre, ça va sans dire, sono l’Intelligenza Artificiale e Blockchain.
La realtà virtuale non è costosa. Stando a recenti studi, sono stati elaborati dei tool che consentono di creare scenari VR a costi bassi e tali da aiutare l’utente a memorizzare determinate nozioni con una facilità esemplare, superiore a qualsiasi sistema di formazione tradizionale.
La formazione passa attraverso le maglie del design
Perché il percorso di formazione abbia successo, è necessario che tanto la trama quanto l’ordito della tecnologia vr siano coesi a comporre uno strumento pratico e efficiente. In altre parole, bisogna affidarsi a un design semplice, intuitivo e al tempo stesso consapevole. Evitare che l’utente si senta spiazzato passando dalla realtà percepita dal proprio corpo a un’altra (un malessere che ha per nome chinetosi).
Formazione e trasformazione digitale non sono sterili termini di passaggio, in un’epoca come la nostra. Ecco perché all’ottava edizione dell’Ecommerce Day dedicheremo largo spazio al ruolo della realtà virtuale nel processo di formazione e apprendimento delle competenze digitali da parte degli attori professionali. L’evento, lo ricordiamo, si terrà il 19 ottobre al Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino.